L’autunno è quel momento dell’anno in cui la tavola cambia: dai profumi vividi e i colori accesi delle pietanze estive, si passa ai sapori pungenti dei piatti che precedono l’inverno. La frutta secca è una delle protagoniste di questo periodo: datteri, nocciole, noci, pistacchi, uva passa e così via. Un tripudio di croccante sapidità che va abbinato al vino giusto.
Per la frutta secca, in generale, servono vini bianchi fermi, ben strutturati e dotati di ottima acidità, proprio per controbilanciare la spinta sapida della pietanza. Un sorso di Soave Superiore del Veneto o di Ramandolo friulano, grazie alla bella spalla acida e all’invitante complesso di profumi, sapranno soddisfare il vostro palato; così come un Farnito Chardonnay, vino bianco di grande robustezza, adatto sia come aperitivo che a tutto pasto, che accompagnerà egregiamente il vostro quarto d’ora dedicato alla frutta secca.
Non si vive, però, di sola frutta secca salata. Esiste anche la frutta secca con tendenza dolce, come l’uva passa, il dattero secco o la ciliegia. Cosa mettere, quindi, nel calice? In questo caso meglio propendere sull’abbinamento per concordanza: a sapori dolci o con tendenza dolce si abbinano vini di altrettanta caratteristica. In tal caso la scelta è davvero sterminata: si va dal Marsala siciliano all’Aleatico del Lazio; dalla Malvasia sarda al Vinsanto toscano, che con la loro tendenza dolce e il bel grado alcolico, avvolgeranno e accarezzeranno il palato, ripulendolo piacevolmente.
I vini passiti o liquorosi saranno il vostro ideale compagno di viaggio anche per quei dolci che contengono, al loro interno, la frutta secca. Vale, ad esempio, per il più classico degli esempi: il panettone ripieno di uva passa. Un assaggio di inverno che vivrà il suo apice nelle fredde sere di dicembre, quando dolci secchi e vini di grande struttura ricominceranno a essere protagonisti sulle nostre tavole!