ll Trionfo di Bacco e Arianna, conosciuto da molti come la “Canzone di Bacco”, è un’opera scritta da Lorenzo de’ Medici aka Lorenzo il Magnifico in occasione del Carnevale del 1490 e annoverata tra i Canti Carnascialeschi, genere musicale molto in voga a Firenze nel ‘400.
In questo canto, Lorenzo il Magnifico esorta i giovani a cogliere ogni attimo della vita, che andrebbe vissuta come un lungo Carnevale, godendo dei piaceri terreni come il vino, perché la giovinezza passa troppo in fretta!
"Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza. Quest’è Bacco e Arianna, belli, e l’un dell’altro ardenti: perché ‘l tempo fugge e inganna, sempre insieme stan contenti. Queste ninfe ed altre genti sono allegre tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza […]"
Il finale del canto non lascia spazio a dubbi:
"Donne e giovinetti amanti, viva Bacco e viva Amore! Ciascun suoni, balli e canti! Arda di dolcezza il core! Non fatica, non dolore! Ciò c’ha a esser, convien sia. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza."
La Canzone di Bacco è un’esortazione a godersi la vita, una celebrazione al nettare degli dei e all’amore!