Gli intenditori di vino avranno senza dubbio già sentito parlare della cosiddetta “muffa nobile”, ma di cosa si tratta esattamente? Questa sostanza viene prodotta da un fungo di nome Botrytis Cinerea che si forma sugli acini d’uva nelle zone in cui l’autunno è generalmente mite e umido e provoca un appassimento della buccia. Il risultato è sorprendente, in quanto il vino prodotto con quest’uva infetta non ha affatto un sapore di muffa o marcio: il fungo consente all'acqua di uscire dagli acini, che conservano così una maggiore quantità di zucchero e aromi più intensi. Il vino presenta così un ricco bouquet e una consistenza liscia, leggermente oleosa. Il rovescio della medaglia è che ogni grappolo d’uva va raccolto appena la buccia degli acini comincia ad appassire e la quantità di vino che si riesce a produrre è generalmente inferiore rispetto al normale. Inoltre, aspettare che il fungo faccia il suo effetto è rischioso perché in caso di cattive condizioni atmosferiche l’uva potrebbe guastarsi irrimediabilmente. Ma per molti viticoltori vale la pena rischiare!