La primavera è davvero una bella stagione. Frescura rilassante, caldo gradevole, giornate che si allungano. L’ideale per un bel bicchiere di vino, sorseggiato in compagnia di amici; magari all’ombra di un patio di campagna o, più semplicemente, al tavolino dell’enoteca di fiducia.
Arriva il caldo e torna quindi la voglia di vini giovani, freschi, di pronta beva. Magari un bianco dai profumi intensi e fruttati, o uno spumante dai modi esuberanti ed effervescenti. E per chi ama i rossi? Certo: maggio non è il mese ideale per immaginare un aperitivo a base di vini tannici e strutturati. Il perfetto wine lover, però, non si scoraggia: e trova sempre il modo di assecondare le sue passioni. Comprese quelle dei vini rossi in primavera.
Parliamo di profumi intensi, beva fresca e soddisfacente, sentori fruttati e persistenti. E allora perché non partire da un bel Chianti Classico? Vino scattante e vellutato, da bere anche con uno o due gradi in meno rispetto ai rossi giovani della sua tipologia. Fra naso e palato sarà una festa di profumi floreali e fruttati, dalla marasca alle ciliegie, dall’amarena alla violetta: il modo perfetto per tributare il giusto benvenuto alla bella stagione.
Dalla Toscana passiamo al Piemonte, dove troviamo il gustoso Dolcetto d’Alba. Mai come in questo caso, vale il detto latino nomen omen: vino di tendenza leggermente dolce, dagli inconfondibili profumi di frutta fresca e dai tannini setosi e levigatissimi. Un calice fresco e leggero che accompagna perfettamente le nostre scampagnate primaverili all’insegna della spensieratezza.