Raggiungere la qualifica di Master Sommelier è come conseguire un dottorato di ricerca nel campo dell’enologia: si tratta infatti di uno dei più alti gradi esistenti nel mondo del vino, ma attenzione a non confonderlo con il titolo di Master of Wine. Solitamente il Master Sommelier si trova negli hotel o nei ristoranti di lusso di tutto il mondo e chi raggiunge questo livello vuol dire che ha investito, in media, un minimo di 10.000 ore di studio della teoria e di esperienze dirette nella degustazione e nel servizio di vini e di altri alcolici. Come si diventa Master Sommelier? Quattro sono gli step da superare per riuscire ad ottenere, infine, l’ambito titolo di Master Sommelier e ciascuno comporta un’ampia mole di studio e un esame di difficoltà sempre maggiore. In tutti gli Stati Uniti si svolgono i corsi e gli esami patrocinati dalla Court of Master Sommeliers. L’Epicurean Institute, con sede in Umbria, offre tutti e quattro i livelli di formazione e attira clienti da tutto il mondo. Completare tutto il ciclo può richiedere anche dieci anni, ecco perché sono meno di trecento ancora le persone che sono arrivate a ottenere questa qualifica. Un Master Sommelier deve avere una conoscenza approfondita delle regioni vinicole, delle varietà del vino, della produzione e delle norme riguardanti il mondo del vino, della birra, dei superalcolici e anche dei sigari. Una tale cultura gli permette di identificare l'annata, la varietà e la denominazione del vino anche da bendato. Qual è la differenza con un sommelier? Il ruolo del sommelier è simile a quello dello chef: è infatti responsabile dell'ordinazione, conservazione e abbinamento dei vini con i piatti di un ristorante o di un hotel. La formazione per diventare sommelier può essere anche svolta autonomamente, con l’impegno e lo studio necessari per arrivare a ottenere la certificazione. Un sommelier conosce bene le varietà del vino, le aree di coltivazione e le loro caratteristiche e, in generale, è esperto nel settore della ristorazione. Enologia: lo studio del vino Da sempre si riconoscono le proprietà benefiche del vino, la sua fondamentale presenza nelle occasioni di festa, la capacità di donare relax o allegria nelle serate in compagnia degli amici. Ma sebbene tutto questo si sappia da millenni, lo studio della materia è iniziato ad essere considerato importante da relativamente poco tempo, oltre ad essere molto complesso e soprattutto in continua evoluzione. Esistono infinite variabili che possono influenzare l'esito di una particolare annata, ecco perché è come se il vino fosse un’entità vivente, che non sarà mai possibile riprodurre allo stesso modo. Per chi lo ama, l’enologia può diventare una fantastica passione che accompagna per tutta la vita ed è sempre nuova e sorprendente.