La tradizione è una cosa seria. Soprattutto ai fornelli e soprattutto in Italia, dove la cucina popolare è ancora fra le più gettonate. Perché vanno bene il gourmet e gli impiattamenti a regola d’arte, ma senza una solida base proveniente da secoli di evoluzione non si va da nessuna parte. I piatti della cucina italiana popolare sono spesso ricette di recupero, che affondano le loro radici nei tempi bui delle carestie e delle guerre mondiali, quando davvero non ci si poteva permettere di buttare via niente (da qui la sacra venerazione italiana per il cibo); lavorate con alimenti di facile e lunga conservazione che permettono anche una sostanziosa dose di nutrimento. Non a caso l’Italia è il Paese della pasta e, di conseguenza, del grano: materia prima che si conserva a lungo, garantendo al contempo una sazietà prolungata nel tempo. Anche la cucina tradizionale vuole i suoi abbinamenti: pane e vino sono un binomio inscindibile, che qui facciamo evolvere in alcuni accostamenti che vi proponiamo. Pasta e patate – Dogajolo Rosso Qualche critico gastronomico un po’ troppo puntiglioso potrebbe storcere il naso. Ma come? Pasta e patate accostati nello stesso piatto? Due amidi che si incrociano nel cucchiaio? Ebbene sì. Proprio perché non ci si poteva permettere, tempo addietro, di fare troppo gli schizzinosi, pasta e patate era una ricetta gustosa, sostanziosa e nutriente, capace di riempire lo stomaco per tutto l’arco della giornata. Nel corso del tempo ci sono poi state le evoluzioni: c’è chi ci mette dentro la provola affumicata, filante al punto giusto; chi ci aggiunge anche il formaggio Parmigiano – con la sua scorza – e chi ci mette anche una spolverata di pepe. L’importante è soffriggere, prima di calare le patate ben lessate, una bella cipolla che conferirà odore e aromaticità al piatto. Proprio per queste sue caratteristiche di consistenza e tendenza dolce degli amidi, consigliamo un ottimo vino rosso giovane di medio corpo, dai tannini presenti ma vellutati, che accompagni per mano la struttura del piatto. Un Dogajolo Rosso di Carpineto saprà stupirvi! Polenta – Nobile di Montepulciano Dal Sud al Nord dell’Italia: mentre la pasta e patate è tipica di regioni come la Campania e la Puglia, la polenta è un derivato della farina di mais tipica del Nord Italia, in particolare delle zone venete. Parliamo di un alimento base, cotto in acqua bollente in un paiolo tradizionalmente di rame, consistente e sostanzioso, accostabile a pietanze che possiedono a loro volta una grande struttura. Sulla polenta possiamo metterci dei funghi, della cacciagione, della salsiccia, del formaggio fuso: qualunque cosa conferisca ulteriore elevazione al piatto. Nel caso della cacciagione potremo abbinarci tranquillamente un Nobile di Montepulciano Riserva, che con la sua struttura decisa affronta mirabilmente la succulenza del piatto, riequilibrando il palato dopo tanta ricchezza gastronomica. Trippa alla fiorentina – Chianti Classico RiservaDal Sud al Nord, passando per il Centro. Il nome stesso della ricetta, Trippa alla Fiorentina, denota la sua origine toscana. È una delle pietanze più note nel Belpaese, a base di frattaglie soffritte con cipolle, carote, sedano e uno spicchio d’aglio tagliato a pezzi. Si aggiunge poi il pomodoro e si lascia cuocere a fuoco lento fino a che il sugo non si sarà ritirato, spolverando infine con del parmigiano che donerà una nota leggermente sapida. Insomma: un piatto non semplice da abbinare, ricco, strutturato, dove l’acidità del pomodoro, la tendenza dolce della trippa e la sapidità del formaggio si incontrano per creare un connubio perfetto. Servirà, quindi, un vino altrettanto versatile ed equilibrato: un Chianti Classico Riserva, con le sue note di fiori e frutta rossa e la sua rotonda speziatura sarà un perfetto compagno di viaggio della vostra trippa.