Gli abbinamenti “impossibili”: uova di Pasqua e vino

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Gli abbinamenti “impossibili”: uova di Pasqua e vino
La parola d’ordine è: sperimentazione. Chiunque voglia abbinare le uova di Pasqua al vino deve per forza avere quel minimo di genialità e follia che vada oltre il consueto e il rassicurante quotidiano. Son bravi tutti a consigliarvi di abbinare il Nobile di Montepulciano alla Bistecca Fiorentina, accoppiata storica che affonda le sue radici nei secoli dei secoli. Il gioco si fa duro quando sulle vostre tavole appare il sospirato uovo pasquale. Un vero problema per l’abbinamento? Non per il più audace dei wine lovers. 

Molto dipende dall’uovo scelto. Tra un cioccolato al latte e un fondente extra-dark al 90 percento passa una gran bella differenza. Nel primo caso prevarranno grassezza e dolcezza degli zuccheri aggiunti; nel secondo caso avremo note aromatiche molto persistenti che si fondono nella tendenza amarognola. Affrontiamo la degustazione caso per caso. 

Abbiamo portato a casa un bell’uovo con cioccolato al latte. La prima cosa da fare è bandire il vino rosso: i tannini della nostra bottiglia e la tendenza dolce del cioccolato fanno a pugni senza soluzione di continuità. Meglio abbinare un buon Passito, magari di Pantelleria o delle Lipari, che con la sua tendenza dolce stempera gli zuccheri del cioccolato, amalgamandosi alla perfezione sotto al nostro palato. 

C’è chi non ama gli estremi: né troppo latte, né troppo cacao. Un 50 percento potrebbe fare al caso nostro. Siamo di fronte a un dolce equilibrato, piacevole e consistente, che non ama sapori eccessivamente delicati: ci vuole qualcosa di più possente. Che ne dite di un Passito di Sagrantino di Montefalco? Tendenza zuccherina evidente ma, al contempo, tutta la forza dell’uvaggio che si fa strada nelle vostre narici. Un toccasana per l’anima. 

Andiamo su uno degli abbinamenti più amati dagli intenditori: cioccolato fondente, extra bitter, al 60 o 70 percento. In questo caso abbiamo bisogno di un vino che raccolga, con la sua persistenza, uno spettro olfattivo e gustativo di grande spessore. E cosa c’è di meglio di un Vinsanto del Chianti per raggiungere il nostro obiettivo? Sentori di frutta gialla, frutta secca, prugna, noce, balsamico: un bouquet che accoglie fra le sue braccia la grande persistenza aromatica del cioccolato extra-dark. Uno dei modi più belli che ci vengano in mente per augurarvi buona Pasqua!

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