Regione che vai, Natale che trovi: le ricette tradizionali italiane e gli abbinamenti

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Regione che vai, Natale che trovi: le ricette tradizionali italiane e gli abbinamenti

Natale è lo stesso in tutto il mondo, tranne che in tavola. Sì, perché in un Paese come l’Italia, che vive di tradizioni molto diverse l’una dall’altra, la cena della Vigilia o il pranzo del 25 non sono mai uguali a loro stessi. Almeno non se confrontiamo la Toscana con la Puglia; il Piemonte con la Campania; l’Emilia Romagna con la Sardegna e via dicendo. Per questo vi proponiamo tre ricette tradizionali, ognuna di una diversa regione, con relativo abbinamento cibo-vino. Chissà che a qualcuno non venga voglia di sperimentare la tradizione culinaria di un suo “vicino”. 

Tortellini di mortadella in bordo di carne – Emilia Romagna 

Il più classico dei piatti tipici emiliani non può mancare sulle tavole del Natale. Anche in questo giorno di festa, infatti, chi abita questa grande regione che separa il Centro dal Nord, non manca di cucinare i classici tortellini ripieni di mortadella – meglio se tagliata al coltello – cotti in brodo di carne. Un piatto ricco e sostanzioso, da abbinare ai vini tipici della zona, come il Lambrusco modenese (magari un Metodo Classico spumantizzato), o a qualcosa di rosso, fermo e di medio corpo, come il Sangiovese di Romagna.

Cinghiale in Dolce Forte – Toscana

Preparazione tanto complessa quanto sublime, questa ricetta stempera la selvatichezza del cinghiale e ne esalta le caratteristiche di carne di grande spessore. Al fondo di cottura di sedano, carota e cipolla vengono aggiunti aglio sbucciato, alloro, aceto, vino rosso in grande quantità, cannella e pepe. Una volta terminata la preparazione si aggiungono il cioccolato tritato, l’uvetta, il cedro e i pinoli. Piatto di immensa struttura, che necessita di un vino che tenga il passo. Un Nobile di Montepulciano Riserva, magari un Cru nella versione degli Appodiati di Carpineto, come il Poggio Sant’Enrico, può fare al caso nostro. 

Ragù di carne – Campania

Il classico ragù napoletano accompagna spesso il giorno di Natale sulle tavole di questa regione. Anche qui ci troviamo di fronte a una preparazione lunga e complessa: carne di manzo cotta su fondo di cipolle, sedano e carote per almeno due ore, cui si aggiungono vino bianco e, soprattutto, concentrato di pomodoro in larga quantità. Una preparazione che, nelle case più tradizionaliste, può durare anche oltre le 24 ore, di modo che il sugo di pomodoro formi, assieme alla carne, un’unione perfetta, dal sapore unico. Il vino? Un classico campano, come il Taurasi; oppure un pregiato fuori regione, come il Brunello di Montalcino o un Barbaresco.

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