Vino e miele: un legame antico

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Vino e miele: un legame antico
Pochi prodotti dell’enogastronomia hanno una storia così antica come il vino e il miele. Entrambi sono praticamente nati con l’uomo e col progredire della civiltà. Già gli antichi romani, e i greci prima di loro, erano soliti utilizzare vino e miele durante i convivi e i simposi, oltre che nei riti dedicati agli dei, quando alle entità soprannaturali venivano offerti in dono vino, miele e latte. Simboli di vita e fertilità, veri miracoli della Natura, il vino e il miele venivano anche consumati assieme. Una delle pietanze storiche dell’antica Roma, servita come fosse un moderno antipasto, era il Mulsum: una miscela che vedeva uniti, per l’appunto, il nettare di Bacco con il prodotto delle api. Ogni cinque parti di vino ne veniva aggiunta una di miele. La pietanza, così ottenuta, era poi lasciata a riposare per circa un mese in un’anfora o in un vaso chiuso, per poi essere filtrata e lasciata nuovamente ad affinare. Spesso veniva persino utilizzata come bevanda dalle proprietà medicamentose per chi soffriva di dolori di stomaco, acidità gastrica e reflussi. Insomma: veniva considerata come un vero toccasana naturale. Arrivando a tempi più vicini ai nostri, scopriamo che il miele viene utilizzato anche in alcune ricette per preparare il Vin Brulè! Bastano un bicchiere di vino rosso, un rametto di rosmarino e un cucchiaio di miele: il tutto viene riscaldato fino a ebollizione, per poi venire filtrato e bevuto ben caldo durante le fredde giornate di inverno. Il miele e il vino, soprattutto se cotti, aiutano a liberare le vie respiratorie e a superare congestioni nasali. Un'altra riprova delle proprietà benefiche di questa antica accoppiata! Vi è poi un tipico abbinamento da perfetti wine lovers e appassionati di cucina: il vino con i formaggi e il miele. Esistono delle vere e proprie scuole di pensiero per quanto riguarda l’abbinamento iniziale: quello con cui andiamo ad associare il formaggio al miele. Sui formaggi di pecora, ad esempio, è indicato un miele pungente e speziato, come quello al rosmarino; su formaggi dalla tendenza più dolce, come il caciocavallo, sarà perfetto un abbinamento per contrapposizione, grazie al miele di agrumi; sulla caciotta andrà bene un miele di bella consistenza e tendenza dolce, che contrasti la sapidità del formaggio, come il miele al castagno. E per quanto concerne il vino? In questo caso sarà meglio procedere per concordanza: a miele con tendenza grassa sarà bene abbinare un vino morbido, così come alla tendenza dolce sarà il caso di abbinare un vino altrettanto dolce e così via. In generale, se abbiamo formaggi giovani e freschi con un miele morbido e leggero, che non copra le proprietà organolettiche del cacio, abbineremo un bianco di bella sapidità e freschezza, come il Soave Classico, il Vermentino Toscano o l’Inzolia siciliana. Sulle medie stagionature, meglio vini rossi mediamente strutturati, dal Sangiovese di Romagna al Chianti Classico in versione base. Per i grandi formaggi stagionati, magari accompagnati da un miele importante di castagno o di acacia, potete avventurarvi nel grande mondo delle bollicine: uno Champagne, un Farnito Brut o un Franciacorta sapranno stupirvi con la loro effervescenza e la bilanciata sapidità!

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