Vino e uova: un abbinamento da non sbagliare

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Vino e uova: un abbinamento da non sbagliare
Esistono molte scelte difficili nella vita: accendere un mutuo per la casa; decidere che il free climbing è il nostro hobby preferito; pranzare dai suoceri ogni domenica; scegliere quale vino abbinare alle uova. In quest’ultimo caso possiamo esservi d’aiuto. Sui primi tre glissiamo elegantemente. L’uovo non è, infatti, un alimento semplice da abbinare, data la sua grande versatilità in cucina. Una storia è mangiarlo all’occhio di bue, ben altra è gustarlo in una frittata di verdure o in una ricetta ancora più complessa. Piccola e pedante precisazione: quando parliamo di uova intendiamo quelle classiche di gallina. Niente anatre o storioni, per intenderci. Partiamo, quindi, dalle basi e dalla preparazione più semplice: l’uovo sodo. In questo caso ci servirà un vino bianco fresco, abbastanza morbido e di bella acidità, che ripulirà bene il nostro palato dopo aver assaggiato l’uovo, il cui tuorlo avrà asciugato la salivazione. Perché non provare un bel Vermentino toscano, con le sue note floreali e fruttate che bilanciano perfettamente la sua bella morbidezza? Un’altra preparazione classica è quella della frittata con le cipolle. In questo caso abbiamo un piatto cui l’olio conferisce maggior struttura e la cipolla una spiccata dolcezza. Stiamo quindi attenti a scegliere un vino che non demolisca questo equilibrio. Anche stavolta vi consigliamo un bianco: il Vermentino di prima, con la sua delicata struttura, sarà ancora una volta la scelta migliore; anche una Ribolla Gialla del Friuli o un Verdicchio marchigiano possono però dire tranquillamente la loro. Affrontiamo adesso – e con enorme piacere per le nostre papille gustative – un piatto tipicissimo della cucina italiana: gli spaghetti alla carbonara. Ricetta semplice quanto gustosa: pasta, uova, pecorino romano, guanciale. Nient’altro. Un bel morso pieno, sapido, ricco, che necessita di un vino bilanciato e di buona struttura, capace ancora una volta di ripulire la bocca dopo la sontuosità dell’assaggio. La presenza del guanciale potrebbe indurre a pensare a un vino rosso. Scelta non del tutto sbagliata, ma vi raccomandiamo di non scegliere un vino troppo strutturato ed eccessivamente tannico. Il palato, come dicevamo, va ripulito, non asciugato da ulteriore astringenza. Scegliete perciò un vino rosso fresco e morbido come il Merlot; oppure il classico abbinamento con il Frascati Superiore, bianco storico della provincia di Roma; o, perché no, un bel rosato, che affianca alla freschezza e acidità dei bianchi la bella struttura dei rossi. Mai provato il Dogajolo rosato? È il momento di farlo! Infine: siete amanti del pomodoro? Un bell’uovo strapazzato è ciò che fa per voi, piatto di semplice esecuzione, gustoso e nutriente. Su questa ricetta è d’obbligo un vino bianco fermo, leggero, secco, che non sovrasti l’acidità del pomodoro. Un Trebbiano d’Abruzzo o un bianco pugliese è ciò che farà per voi.

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